Approfondimento sulla Sacra Scrittura

"Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, devoti di Maria SS., Pace e bene.
In questo nuovo anno pastorale le “domande e risposte sul Vangelo”, si presentano con un nuovo “abito” diventando “domande e risposte sulla Bibbia”. Il lavoro è svolto con uno sguardo meno minuzioso al Vangelo della domenica, onde dare spazio alla trattazione di tematiche della dottrina della Chiesa Cattolica nel loro primo fondamento:
La Sacra Scrittura."

Don Salvatore Di Mauro OFS - Vicario parrocchiale


II domenica del tempo ordinario/A
20 gennaio 2008

Gv 1, 29-34

[29] Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! [30] Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. [31] Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele” [32] Giovanni rese testimonianza dicendo: “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. [33] Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. [34] E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio".




D: S. Giovanni c’indica Gesù, affinché noi lo seguiamo; qual è il primo passo per seguire il Maestro Divino?
R: Il primo passo è il desiderio di Dio, che Egli stesso mette nel nostro cuore.

D: E quali devono essere i passi da compiersi dopo il primo?
R: Come i discepoli del Battista hanno accolto la parola esplicativa del loro maestro e hanno seguito Gesù per vedere con i propri occhi ed ascoltare con le proprie orecchie, così siamo chiamati a fare anche noi. Dio dona ad ogni uomo il desiderio di conoscerlo; l’uomo è libero di farsi spingere da tale desiderio o di ignorarlo. Accolto il desiderio di Dio e l’anelito alla trascendenza, l’uomo deve porsi nella posizione dell’ascolto: l’Onnipotente ci parla attraverso la Sacra Scrittura, la Sacra Tradizione e l’insegnamento del Magistero della Chiesa. Dopo l’ascolto segue la meditazione, il silenzio interiore e la messa in pratica della Legge Divina, nel quotidiano.

D: Quale deve essere la domanda di partenza per ascoltare e mettere in pratica l’invito del Battista?
R: La domanda di partenza, deve essere: “Signore Gesù dove abiti?” A questa domanda risponde la Parola di Dio che c’indica alcuni “luoghi” in cui possiamo incontrarlo. Nel tempio (1Sam 3,3-10.19); Guidato da Eli, Samuele incontra Dio nel tempio, a “casa sua”. È lì che ascolterà la Parola senza più confonderla con quella di Eli. Nelle nostre chiese, piccole o grandi, ricche d’arte o essenziali, possiamo fare l’esperienza dell’incontro con Dio se siamo ben disposti a tale incontro. Nel luogo sacro, Egli ci parla e si offre a noi nel Figlio che si fa Eucaristia. Quando la nostalgia di Dio ci toglie il respiro, la Chiesa diventa il nostro porto sicuro e il luogo ideale dove Lui ci fissa Appuntamento: “Venite a me …” (Mt 11,28). Nel nostro corpo (1 Cor 6, 19). San Paolo usa parole vibranti per spronarci al rispetto del corpo che è tempio dello Spirito Santo. Come per il tempio di pietra anche il nostro corpo, nella salute e nella malattia, bello o brutto è il luogo in cui Dio ha scelto di abitare. Lungo le strade del mondo (Gv 1, 35-42). Quando i primi discepoli, timidamente, ma decisamente chiesero a Gesù: “dove abiti?” Il Cristo li invitò a seguirlo per vedere. E Giovanni commenta: “andarono, videro e si fermarono” Ma cosa videro? Dove abitava Gesù? Come era fatta la casa di Gesù? In altra circostanza Gesù dice che il Figlio dell’uomo non aveva neanche un sasso su cui posare il capo! La casa di Gesù era la strada! Perché è lì che tutti, ma proprio tutti possono incontrarlo ed Egli vuole farsi trovare da tutti con facilità e senza mediazioni. Per strada incontra i malati (Mc 10, 46 ss.), soccorre i bisognosi (Lc 10, 31 ss.), chiama alla sequela (Mt 4, 18-22), incoraggia i dubbiosi e indirizza i loro passi verso la gioia vera (Lc 24, 13-35).

D: Noi cristiani, però, ci comportiamo come i discepoli di Emmaus; pronti a voltare le spalle al Maestro di fronte alla più piccola difficoltà.
R: Non tutti i cristiani si comportano come i discepoli di Emmaus, vi sono e vi sono stati, nella storia, santi ed eroi che hanno compiuto grandi opere nel nome di Cristo, perché coscienti di essere suoi seguaci. Però non possiamo nascondere che per la maggioranza dei cristiani, i discepoli di Emmaus vengono sentiti tanto vicini perché, come loro, spesso ci abbandoniamo alla disperazione, nonostante facciamo quotidianamente esperienza di Gesù. Però è anche bello pensare che mentre ci poniamo alla ricerca di Lui, Egli sta già accanto a noi; invece che essere noi a seguire Lui, è Lui che segue noi! (Proprio come è accaduto ai discepoli di Emmaus) Il Risorto è accanto a noi per trasformare la nostra fuga in corsa missionaria! Gesù è certamente presente, anche quando non ci accorgiamo della sua presenza. La Chiesa è testimone di questa presenza, la indica al popolo dei credenti, come Eli con Samuele e come Giovanni il Battista con i suoi discepoli. Cristo si è unito, in un certo modo, ad ogni uomo e ognuno di noi ha il compito fondamentale di rivelare e rendere credibile quest’unione di Cristo con l’umanità.

IL BATTESIMO - II parte

D: Quando, Gesù, istituì il sacramento del Battesimo?
R: Non sappiamo con esattezza quando Gesù istituì tale Sacramento. Da alcuni vv. del Vangelo secondo Giovanni, sappiamo che durante la vita pubblica di Gesù veniva amministrato un battesimo in suo nome, che incontrava molto seguito (cfr. Gv 3,22-28). Però, il comando esplicito e solenne di amministrare a tutte le genti, il Battesimo valido e definitivo, Gesù lo diede agli apostoli prima di separarsi da loro, il giorno dell’Ascensione (Mt 28,19-20; Mc 16,15-16).

D: Quale battesimo hanno amministrato gli apostoli?
R: Hanno amministrato il Battesimo istituito da Gesù Cristo; quello, cioè, di Spirito Santo ed acqua (cfr. Gv 3,5). Il Battesimo della Nuova Gerusalemme, conferisce a tutti lo Spirito Santo, alcune volte anche con segni visibili. Ad Efeso, per esempio, alcuni lontani discepoli del Battista, dopo la spiegazione data loro da S.Paolo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù, e non appena S.Paolo ebbe imposto loro le mani, ricevettero lo Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue e a profetizzare (cfr. At 19,1-7).

D: Che significa battesimo di Spirito Santo e fuoco o acqua?
R: Il fuoco nella Bibbia, è simbolo di diversi interventi di Dio nelle cose di questa terra. A volte indica l’intervento dello Spirito di Dio per purificare le coscienze (cfr. Is 6,6-7; Zc 13,9; Ml 3,2-3). Quando, dunque, il Battista preannuncia il Battesimo che istituirà e amministrerà Gesù come un battesimo di fuoco, vuol indicare chiaramente che a differenza del battesimo da lui amministrato, quello di Gesù ha in sé la virtù divina di cancellare i peccati. Parimenti l’acqua. Nel Diluvio (cfr. Gn 6,5ss.; 1Pt 3,20-21) è servita come strumento di punizione e come simbolo di purificazione; in Sal 50,9 e in Ez 36,25 serve ad indicare la purificazione dal peccato. Gesù ha preferito usare la simbologia dell’acqua (cfr. Gv 3,5) che ha lo stesso significato di quella del fuoco. Nel Battesimo cristiano l’acqua acquista dallo Spirito una forza o virtù soprannaturale che purifica e lava la sporcizia spirituale.


Per maggiori approfondimenti invito alla lettura di:
Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana;
P. Nicola Tornese SJ, Battesimi e battesimo? Padri Gesuiti, Viale S.Ignazio, 51 – 80131 Napoli;
* Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 535-537.

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