I domenica dopo Pentecoste: Santissima Trinità/C
3 giugno 2007
Gv 16,12-15
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: [12]Molte cose ho ancora
da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. [13]Quando
però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà
alla verità tutta intera, perché non parlerà da
sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi
annunzierà le cose future. [14]Egli mi glorificherà, perché
prenderà del mio e ve l'annunzierà. [15]Tutto quello che
il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà
del mio e ve l'annunzierà.
D: Dove si trova la dottrina trinitaria?
R: Si trova nella Bibbia ed è stata formulata nei Simboli
(il Credo) fin dai primi secoli cristiani.
D: Potete citare qualche Simbolo di fede cristiana?
R: Si, il cosiddetto Simbolo Atanasiano, che dice tra l’altro:
“La fede…è questa: che adoriamo un unico Dio
nella Trinità… Tuttavia non sono tre dei”. Il
Vescovo Atanasio è annoverato tra i grandi Padri della Chiesa.
Nasce ad Alessandria nel 295 e in virtù di una buona formazione
classica e teologica diviene un instancabile difensore della vera fede
cristiana. La sua apologetica contro i pagani e gli ariani (eretici)
gli costerà venti anni di esilio.
D: Però la parola “Trinità”
non ricorre nella Bibbia?
R: Ma c’è la dottrina, ossia gli elementi costitutivi della
fede trinitaria professata da tutti i veri cristiani e sconfessata da
Sette pseudo-cristiane.
D: Quali sono questi elementi costitutivi?
R: Che l’unico Dio si è fatto conoscere in tre persone:
Padre, Figlio e Spirito Santo.
D: Dove troviamo la dottrina trinitaria nella
Bibbia?
R: In circa 40 testi. Uno di questi è la finale del Vangelo di
S.Matteo: “Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt
28,19). Gesù, dicendo: “…battezzandole nel nome
del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” attribuisce
gli effetti del Battesimo alle tre Persone divine.
D: Quali sono gli effetti del Battesimo?
R: La remissione dei peccati (cfr. At 2,38) e la rinascita ad una nuova
vita (cfr. Col 2,12-13). Solo la potenza divina può fare questo.
Dunque Padre, Figlio e Spirito Santo vanno collocati allo stesso livello
divino: sono un solo Dio.
D: E come appare che in quest’unico Dio
vi sono tre persone?
R: Perché i termini “Padre” e “Figlio”
indicano persone distinte, aventi la stessa natura. Se la Bibbia li
applica all’unico Dio, vuol dire che in lui vi è una persona
che è Padre, e una che è Figlio.
D: E lo Spirito Santo è anche persona?
R: Si, perché è collocato accanto al Padre e al Figlio,
ma distinto dall’uno e dall’altro.
D: S. Paolo insegna la dottrina trinitaria nelle
sue epistole?
R: Si, in una trentina di testi. Nella 1Cor 12,4-5 scrive: “Vi
sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito;
vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore;
vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio (Padre),
che opera tutto in tutti”. In questo passo egli insegna che
vi è un solo Dio. Infatti, l’opera della nostra salvezza
è dovuta al Padre come alla sua fonte, ma è attuata mediante
i doni dello Spirito Santo e la signoria del Figlio, che tutto dirige.
D: Si può citare qualche altro testo di
S. Paolo, riguardante la dottrina trinitaria?
R: Si, la finale della 2Cor 13,13, che dice: “la grazia del
Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello
Spirito Santo sia con tutti voi”. Qui l’apostolo insegna
che i doni divini della salvezza (Grazia, Amore e Comunione) sono attribuiti
in uguale misura al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Tutti e tre,
dunque, vanno collocati allo stesso livello divino.
D: Che cosa è il comma giovanneo?
R: E’ una aggiunta o piuttosto una nota marginale alla 1Gv 5,7;
essa afferma: “nel cielo: il Padre, il Verbo e lo Spirito
Santo, e questi tre sono uno; e tre sono quelli che testimoniano sulla
terra”. Tale aggiunta fu fatta da un copista, verso la seconda
metà del IV secolo. La Chiesa Cattolica, non si è mai
servita del comma giovanneo nel suo insegnamento ufficiale della dottrina
trinitaria, ma ha attribuito ad esso solo un valore storico, onde provare
il progresso della riflessione teologica riguardante il dogma trinitario.
D: Quando è tardivo il termine Trinità?
R: Il termine è tardivo non solo cronologicamente, esso infatti
compare in Oriente con Teofilo d’Antiochia (trias, triade) e in
Occidente con Tertulliano che nasce a Cartagine verso il 155 (trinitas,
trinità), ma anche concettualmente. Viene, infatti, elaborato
in seguito ad una riflessione approfondita nel dibattito interno della
comunità ecclesiale e per le difficoltà e controversie
tra questa e il giudaismo, l’ellenismo e le varie correnti eretiche.
Gregorio Nazianzeno (330-390) spiegò i caratteri distintivi delle
tre persone divine e particolarmente fermò la sua riflessione
sul carattere dello Spirito Santo: la processione (il procedere
dello Spirito Santo dal Padre).
D: Cosa vuol dire, per la Chiesa Ortodossa e per
quella Cattolica, che lo Spirito Santo procede…?
R: La Tradizione Orientale mette innanzi tutto in rilievo che il Padre,
in rapporto allo Spirito, è l'origine prima. Confessando che
lo Spirito « procede dal Padre » (Gv 15,26), afferma che
lo Spirito procede dal Padre attraverso il Figlio.
La Tradizione Occidentale dà maggior risalto alla comunione consostanziale
tra il Padre e il Figlio, affermando che lo Spirito procede dal Padre
e dal Figlio (Filioque). Infatti, l'ordine eterno delle Persone divine
nella loro comunione consostanziale implica che il Padre sia l'origine
prima dello Spirito in quanto principio senza principio, ma pure che,
in quanto Padre del Figlio unigenito, egli con lui sia l'unico principio
dal quale procede lo Spirito Santo.
D: Teologicamente cosa ci insegna il dogma trinitario?
R: Noi non confessiamo tre dèi, ma un Dio solo in tre Persone:
« la Trinità consostanziale ». Le Persone divine
non si dividono l'unica divinità, ma ciascuna di esse è
Dio tutto intero: « Il Padre è tutto ciò che è
il Figlio, il Figlio tutto ciò che è il Padre, lo Spirito
Santo tutto ciò che è il Padre e il Figlio, cioè
un unico Dio quanto alla natura ». « Ognuna delle tre Persone
è quella realtà, cioè la sostanza, l'essenza o
la natura divina ».
Le Persone divine sono realmente distinte tra loro. «
Dio è unico ma non solitario ». «Padre», «Figlio»
e «Spirito Santo» non sono semplicemente nomi che indicano
modalità dell'Essere divino; essi sono realmente distinti tra
loro: « Il Figlio non è il Padre, il Padre non è
il Figlio, e lo Spirito Santo non è il Padre o il Figlio ».
Sono distinti tra loro per le loro relazioni d’origine: è
il Padre che genera, il Figlio che è generato, lo Spirito Santo
che procede. L'Unità divina è Trina. La distinzione
reale delle Persone divine tra loro, poiché non divide l'unità
divina, risiede esclusivamente nelle relazioni che le mettono in riferimento
le une alle altre: tutto è una cosa sola in loro, dove non si
opponga la relazione. Per quest’unità il Padre è
tutto nel Figlio, tutto nello Spirito Santo; il Figlio tutto nel Padre,
tutto nello Spirito Santo; lo Spirito Santo è tutto nel Padre,
tutto nel Figlio.
D:
Il Piano di Salvezza è opera di ognuna delle Tre Persone?
R: Tutta l'Economia divina (il piano di Salvezza) è l'opera comune
delle tre Persone divine. Infatti, la Trinità, come ha una sola
e medesima natura, così ha una sola e medesima operazione. Il
Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono tre principi della creazione,
ma un solo principio. Tuttavia, ogni Persona divina compie l'operazione
comune secondo la sua personale proprietà. Le missioni divine
dell'incarnazione del Figlio e del dono dello Spirito Santo sono quelle
che particolarmente manifestano le proprietà delle Persone divine.
Il fine ultimo dell'intera economia divina è che tutte le creature
entrino nell'unità perfetta della Beatissima Trinità.
Per ulteriori approfondimenti:
Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 232 e seguenti;
P. Nicola Tornese s.j.; Trinità: amore o falsità?
Napoli.