III
domenica di Avvento/A
16 dicembre 2007
Mt 11, 2-11
[2]Giovanni
intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del
Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: [3]«Sei
tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?». [4]Gesù
rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite
e vedete: [5]I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi
sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai
poveri è predicata la buona novella, [6]e beato colui che non
si scandalizza di me». [7]Mentre questi se ne andavano, Gesù
si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati
a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? [8]Che cosa dunque
siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che
portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! [9]E allora, che cosa
siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più
di un profeta. [10]Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco,
io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua
via davanti a te.
[11]In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto
uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più
piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
D: La domanda di Giovanni, appare strana: dapprima
addita Gesù come il Messia atteso e poi ha dei dubbi?
R: Il Battista non dubita affatto, del messianismo di Gesù, altrimenti
non avrebbe meritato l’elogio da parte del Maestro Divino (cf.
Mt 11,7-15). Mostra, però, meraviglia nel constatare che Gesù
manifesta un messianismo diverso da quello che lui aveva preannunciato
(cf. Mt 3,10-12).
D: Come risponde Gesù, alla meraviglia
di S.Giovanni Battista?
R: Risponde, come è il suo solito, facendo riferimento alla Sacra
Scrittura. Lo fa in modo indiretto, indicando che quanto i profeti avevano
annunciato del tempo messianico, era ora compiuto da lui. Le opere che
egli sta compiendo, le indica con espressioni tratte dagli oracoli del
libro d’Isaia (cf. Is 26,19; 28,18-19; 35,5-6; 61,1).
D: La citazione d’Isaia 61,1 è particolarmente
importante?
R: Si, questa indicazione: “I poveri ricevono la Buona Novella”
costituisce un segno che l’Anno di Grazia era realmente giunto
e che il Messia era operante (cf. Is 61,1-2).
D: Gesù, con la sua risposta, cosa afferma
di S.Giovanni Battista?
R: Afferma che il Battista è un uomo di Dio, non ha bisogno del
lusso regale, perché le sue ricchezze non appartengono a questo
mondo, ma alla dimensione divina. Egli è più grande dei
profeti dell’AT poiché si pone tra l’AT e il NT,
è un angelo (messaggero) di Dio. Non era nato ancora uno più
grande del Battista, ma dal momento che Cristo inaugura il Regno di
Dio tutti coloro che si santificheranno in questo Regno e in favore
di tale Regno, per i meriti del Messia, saranno più grandi del
Battista. La Storia della Salvezza, infatti, con l’evento del
Cristo, ha realizzato un passaggio epocale che trascende qualsiasi altra
epoca storica.
MARIA,
MADRE DI DIO - II
parte
D: Maria è venerata solo dai cattolici?
R: Maria (aramaico ????, Maryam; greco dei LXX ?a??aµ, Mariam,
?a??a, Maria; Arabo: ????, Maryam) è venerata come Santa da cattolici,
ortodossi e dalle maggiori chiese protestanti (anglicani e luterani)
e le è dedicata una sura nel Corano. In forme assai differenti,
è inoltre venerata come incarnazione della Grande Madre dagli
induisti.
D:
Qual è il vangelo sinottico che parla più diffusamente
di Maria, e cosa racconta?
R: Dei tre Vangeli sinottici quello che parla più diffusamente
di Maria è il Vangelo di Luca. Vi si racconta che Maria viveva
a Nazaret, in Galilea e che, promessa sposa di Giuseppe, ricevette dall'Arcangelo
Gabriele l'annuncio che avrebbe partorito il Figlio di Dio, senza avere
rapporti sessuali (Lc 1,26-38). Ella accettò e, per la sua completa
accettazione e fedeltà alla missione affidatale da Dio, è
considerata dai cristiani il modello per tutti i credenti. Lo stesso
Vangelo secondo Luca, racconta la sua pronta partenza per Ayn Karin,
per aiutare la cugina Elisabetta, anziana, incinta di sei mesi. Da Elisabetta
è chiamata "la madre del mio Signore". Maria risponde
proclamando il Magnificat (Lc 1,46-55).Trovandosi a Betlemme, in Giudea,
con suo marito Giuseppe per il censimento di Augusto, partorì
in una stalla suo figlio, al quale l'arcangelo Gabriele aveva imposto
il nome di Gesù. Il vangelo racconta il canto degli angeli e
la visita dei pastori (Lc 2,1-20). Quando Gesù compì 12
anni, Maria e Giuseppe lo accompagnarono nel Tempio di Gerusalemme.
Tornando a Nazaret, i genitori non trovarono più Gesù
e, preoccupati, tornarono indietro a cercarlo. Lo ritrovarono al terzo
giorno nel Tempio, dove Gesù stava insegnando fra i dottori della
Legge. Maria è testimone della prima volta che Gesù ha
coscienza di essere figlio del Padre (Lc 2,41-50).
D:
Cosa dice, il Vangelo secondo S.Giovanni, riguardo a Maria?
R: Nel Vangelo secondo Giovanni è chiamata sempre «la Madre
di Gesù». I biblisti cattolici ritengono che in tale Vangelo,
Maria sia il simbolo dell'Israele fedele, che aspetta da Gesù
il dono del vino dell'alleanza nuova (Nozze di Cana). Inoltre, essa
è colei che ha fatto compiere al Figlio il primo miracolo della
sua vita pubblica, ed è perciò presentata come la mediatrice
di tutte le grazie presso Gesù Cristo.
D:
Come è presentata, Maria, negli Atti degli apostoli?
R: Negli Atti degli Apostoli è presentata in preghiera con gli
apostoli e i discepoli in attesa della venuta dello Spirito Santo (At
1,14). Essa fu perciò il centro attorno a cui gli stessi apostoli
e discepoli si riunirono per la discesa dello Spirito, che ha segnato
la nascita della Chiesa.
D:
I vangeli apocrifi, ci riferiscono qualcosa, riguardo alla Madre di
Gesù?
R: Si, molto materiale però non va preso in considerazione, perché
è il frutto del pensiero delle prime Sette eretiche nate all’interno
del Cristianesimo. Tra le informazioni che possono essere prese in una
certa considerazione (certamente non come Parola di Dio ispirata dallo
Spirito Santo) sono: I genitori di Maria si chiamavano Gioacchino e
Anna e concepirono Maria in tarda età, dopo una vita sterile,
ignobile per gli ebrei del tempo che ritenevano peccato non fare figli.
Maria rimase nel tempio dall'età di tre anni fino al periodo
della pubertà e poi venne data in sposa a Giuseppe che fu miracolosamente
designato dalla fioritura di una verga. Secondo il vangelo apocrifo
di Bartolomeo una prima annunciazione fu data a Maria nel tempio stesso
di Gerusalemme. Dio disse a Maria: « Gioisci, o piena di grazia
e vaso di elezione... Ancora tre anni e ti manderò la mia parola;
tu concepirai un figlio per mezzo del quale sarà salvata tutta
la creazione. Tu sarai il calice del mondo. Pace a te, mia diletta...
». La vera e propria annunciazione secondo alcuni avvenne alla
fontana, altri invece dicono che avvenne a casa sua. L'annunciazione
dell'Arcangelo Gabriele a Maria è collocata secondo la tradizione
il 25 marzo, per rispettare il tempo di nove mesi esatti dalla nascita
di Gesù, fissata il 25 dicembre.
Per maggiori approfondimenti invito alla lettura di:
Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana,
P. Nicola Tornese SJ, La Modonna contestata, Padri
Gesuiti, Viale S.Ignazio, 51 – 80131 Napoli.
www.wikipedia.it,
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