Approfondimento sulla Sacra Scrittura

"Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, devoti di Maria SS., Pace e bene.
In questo nuovo anno pastorale le “domande e risposte sul Vangelo”, si presentano con un nuovo “abito” diventando “domande e risposte sulla Bibbia”. Il lavoro è svolto con uno sguardo meno minuzioso al Vangelo della domenica, onde dare spazio alla trattazione di tematiche della dottrina della Chiesa Cattolica nel loro primo fondamento:
La Sacra Scrittura."

Don Salvatore Di Mauro OFS - Vicario parrocchiale


III domenica di Avvento/A
16 dicembre 2007

Mt 11, 2-11

[2]Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: [3]«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?». [4]Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: [5]I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, [6]e beato colui che non si scandalizza di me». [7]Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? [8]Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! [9]E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. [10]Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te.
[11]In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.



D: La domanda di Giovanni, appare strana: dapprima addita Gesù come il Messia atteso e poi ha dei dubbi?
R: Il Battista non dubita affatto, del messianismo di Gesù, altrimenti non avrebbe meritato l’elogio da parte del Maestro Divino (cf. Mt 11,7-15). Mostra, però, meraviglia nel constatare che Gesù manifesta un messianismo diverso da quello che lui aveva preannunciato (cf. Mt 3,10-12).

D: Come risponde Gesù, alla meraviglia di S.Giovanni Battista?
R: Risponde, come è il suo solito, facendo riferimento alla Sacra Scrittura. Lo fa in modo indiretto, indicando che quanto i profeti avevano annunciato del tempo messianico, era ora compiuto da lui. Le opere che egli sta compiendo, le indica con espressioni tratte dagli oracoli del libro d’Isaia (cf. Is 26,19; 28,18-19; 35,5-6; 61,1).

D: La citazione d’Isaia 61,1 è particolarmente importante?
R: Si, questa indicazione: “I poveri ricevono la Buona Novella” costituisce un segno che l’Anno di Grazia era realmente giunto e che il Messia era operante (cf. Is 61,1-2).

D: Gesù, con la sua risposta, cosa afferma di S.Giovanni Battista?
R: Afferma che il Battista è un uomo di Dio, non ha bisogno del lusso regale, perché le sue ricchezze non appartengono a questo mondo, ma alla dimensione divina. Egli è più grande dei profeti dell’AT poiché si pone tra l’AT e il NT, è un angelo (messaggero) di Dio. Non era nato ancora uno più grande del Battista, ma dal momento che Cristo inaugura il Regno di Dio tutti coloro che si santificheranno in questo Regno e in favore di tale Regno, per i meriti del Messia, saranno più grandi del Battista. La Storia della Salvezza, infatti, con l’evento del Cristo, ha realizzato un passaggio epocale che trascende qualsiasi altra epoca storica.


MARIA, MADRE DI DIO - II parte

D: Maria è venerata solo dai cattolici?
R: Maria (aramaico ????, Maryam; greco dei LXX ?a??aµ, Mariam, ?a??a, Maria; Arabo: ????, Maryam) è venerata come Santa da cattolici, ortodossi e dalle maggiori chiese protestanti (anglicani e luterani) e le è dedicata una sura nel Corano. In forme assai differenti, è inoltre venerata come incarnazione della Grande Madre dagli induisti.

D: Qual è il vangelo sinottico che parla più diffusamente di Maria, e cosa racconta?
R: Dei tre Vangeli sinottici quello che parla più diffusamente di Maria è il Vangelo di Luca. Vi si racconta che Maria viveva a Nazaret, in Galilea e che, promessa sposa di Giuseppe, ricevette dall'Arcangelo Gabriele l'annuncio che avrebbe partorito il Figlio di Dio, senza avere rapporti sessuali (Lc 1,26-38). Ella accettò e, per la sua completa accettazione e fedeltà alla missione affidatale da Dio, è considerata dai cristiani il modello per tutti i credenti. Lo stesso Vangelo secondo Luca, racconta la sua pronta partenza per Ayn Karin, per aiutare la cugina Elisabetta, anziana, incinta di sei mesi. Da Elisabetta è chiamata "la madre del mio Signore". Maria risponde proclamando il Magnificat (Lc 1,46-55).Trovandosi a Betlemme, in Giudea, con suo marito Giuseppe per il censimento di Augusto, partorì in una stalla suo figlio, al quale l'arcangelo Gabriele aveva imposto il nome di Gesù. Il vangelo racconta il canto degli angeli e la visita dei pastori (Lc 2,1-20). Quando Gesù compì 12 anni, Maria e Giuseppe lo accompagnarono nel Tempio di Gerusalemme. Tornando a Nazaret, i genitori non trovarono più Gesù e, preoccupati, tornarono indietro a cercarlo. Lo ritrovarono al terzo giorno nel Tempio, dove Gesù stava insegnando fra i dottori della Legge. Maria è testimone della prima volta che Gesù ha coscienza di essere figlio del Padre (Lc 2,41-50).

D: Cosa dice, il Vangelo secondo S.Giovanni, riguardo a Maria?
R: Nel Vangelo secondo Giovanni è chiamata sempre «la Madre di Gesù». I biblisti cattolici ritengono che in tale Vangelo, Maria sia il simbolo dell'Israele fedele, che aspetta da Gesù il dono del vino dell'alleanza nuova (Nozze di Cana). Inoltre, essa è colei che ha fatto compiere al Figlio il primo miracolo della sua vita pubblica, ed è perciò presentata come la mediatrice di tutte le grazie presso Gesù Cristo.

D: Come è presentata, Maria, negli Atti degli apostoli?
R: Negli Atti degli Apostoli è presentata in preghiera con gli apostoli e i discepoli in attesa della venuta dello Spirito Santo (At 1,14). Essa fu perciò il centro attorno a cui gli stessi apostoli e discepoli si riunirono per la discesa dello Spirito, che ha segnato la nascita della Chiesa.

D: I vangeli apocrifi, ci riferiscono qualcosa, riguardo alla Madre di Gesù?
R: Si, molto materiale però non va preso in considerazione, perché è il frutto del pensiero delle prime Sette eretiche nate all’interno del Cristianesimo. Tra le informazioni che possono essere prese in una certa considerazione (certamente non come Parola di Dio ispirata dallo Spirito Santo) sono: I genitori di Maria si chiamavano Gioacchino e Anna e concepirono Maria in tarda età, dopo una vita sterile, ignobile per gli ebrei del tempo che ritenevano peccato non fare figli. Maria rimase nel tempio dall'età di tre anni fino al periodo della pubertà e poi venne data in sposa a Giuseppe che fu miracolosamente designato dalla fioritura di una verga. Secondo il vangelo apocrifo di Bartolomeo una prima annunciazione fu data a Maria nel tempio stesso di Gerusalemme. Dio disse a Maria: « Gioisci, o piena di grazia e vaso di elezione... Ancora tre anni e ti manderò la mia parola; tu concepirai un figlio per mezzo del quale sarà salvata tutta la creazione. Tu sarai il calice del mondo. Pace a te, mia diletta... ». La vera e propria annunciazione secondo alcuni avvenne alla fontana, altri invece dicono che avvenne a casa sua. L'annunciazione dell'Arcangelo Gabriele a Maria è collocata secondo la tradizione il 25 marzo, per rispettare il tempo di nove mesi esatti dalla nascita di Gesù, fissata il 25 dicembre.


Per maggiori approfondimenti invito alla lettura di:
Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana,
P. Nicola Tornese SJ, La Modonna contestata, Padri Gesuiti, Viale S.Ignazio, 51 – 80131 Napoli.
www.wikipedia.it, l'enciclopedia libera

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