Approfondimento sulla Sacra Scrittura

"Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, devoti di Maria SS., Pace e bene.
In questo nuovo anno pastorale le “domande e risposte sul Vangelo”, si presentano con un nuovo “abito” diventando “domande e risposte sulla Bibbia”. Il lavoro è svolto con uno sguardo meno minuzioso al Vangelo della domenica, onde dare spazio alla trattazione di tematiche della dottrina della Chiesa Cattolica nel loro primo fondamento:
La Sacra Scrittura."

Don Salvatore Di Mauro OFS - Vicario parrocchiale


IV domenica di Avvento/A
23 dicembre 2007

Mt 1, 18-25

[18] Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. [19] Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. [20] Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. [21] Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». [22] Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: [23] Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. [24] Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, [25] la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.



D: Chi è Giuseppe, di cui Maria è promessa sposa?
R: Giuseppe è fidanzato e marito di Maria, la madre di Gesù, figlio di un certo Giacobbe della tribù di Davide (cf. Mt 1-2; 13,55; Lc 1-2). Egli è falegname a Nazaret. Secondo il Diritto ebraico, il fidanzamento con Maria è una promessa di matrimonio con pieno valore giuridico.

D: Dio, pur non avendone bisogno, cerca la collaborazione degli uomini per realizzare il suo piano di Salvezza?
R: Certo, S.Giuseppe né è un esempio; Dio chiama anch’egli a collaborare, nell’Incarnazione del Figlio, col compito d’inserire legalmente Gesù nella famiglia di Davide, secondo la promessa di Natan (cf. 2Sam 7,12).

D: Al re Acaz, Dio ha voluto concedere un segno, ma il re lo ha rifiutato (cf. Is 7,10-14); perché?
R: Perché egli non voleva cambiare i suoi progetti politici e bellici, quindi, finge di non aver bisogno di un segno perché la sua fede è solida, in realtà è un ipocrita: egli teme il segno perché non vuole dare ascolto alla volontà di Dio che gli si esprime attraverso il profeta Isaia.

D: Come si comporta S.Giuseppe?
Risposta: Al contrario del re Acaz, Giuseppe accetta il segno “del bambino nato dalla Vergine”, senza paura e con grande fede in Jahweh.


IL NATALE - I parte

D: Il 25 Dicembre è l’esatta data di nascita di Gesù?
R: L’esatta data di nascita di Gesù, non si conosce. Il 25 dicembre è, quasi certamente, legato alla tradizione storica e teologica.

D: Chi è stato il primo a calcolare la data di nascita di Gesù?
R: Dionigi il Piccolo; egli era un dotto monaco che viveva a Roma e circa nel 525 calcolò, in base alle indicazioni dei Vangeli e della tradizione, la data di nascita di Gesù, ponendola al 754 dalla fondazione di Roma; inoltre, introdusse l'usanza di contare gli anni dall'incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo. Questo calcolo fu approvato dal papa Giovanni II e, dal secolo VIII, adottato in tutto il mondo cristiano su impulso di studiosi come Beda il Venerabile. Questo calcolo è tuttora utilizzato per la numerazione degli anni del calendario gregoriano: il calendario attualmente in uso nei paesi occidentali. Ormai, però, in conformità a recenti scoperte in campo storico-archeologico, è di fatto accertato che tale calcolo fu sbagliato. Gesù, infatti, è nato con ogni probabilità tra il 7 e il 4 a.C., anno certo, della morte di Erode il Grande, mandante della tristemente celebre "Strage degli innocenti".

D: Perché Dionigi il Piccolo non stabilisce l’anno della nascita di Cristo, come anno “0”?
R: Dionigi stabilisce che l'anno di nascita di Gesù sia l'1 dopo Cristo, che corrisponde anche al LX anno consolare dall'elezione, per la prima volta, di Gaio Giulio Cesare a console; in base a questo conteggio l'anno 248 di Diocleziano (bisestile) corrispondeva all'anno 532 di Cristo. È da rilevare, perciò, come l'opinione comune che indica come anno di nascita di Gesù, l'anno zero, sia errata, giacché lo “zero” non era conosciuto in Europa a quell'epoca. Dionigi infatti fece precedere immediatamente l'anno 1 dopo Cristo dall'1 avanti Cristo.

D: Cosa ci dicono i Vangeli, riguardo all’anno di nascita di Gesù?
R: I Vangeli non specificano l'anno di nascita di Gesù, ma forniscono alcune informazioni dalle quali si può tentare di estrapolare una data.

D: Quali sono queste informazioni?
R: Il Vangelo secondo Matteo afferma che Gesù nacque durante il regno di Erode il Grande (Mt 2,1). Luca conferma, in parte, quest’indicazione: afferma, infatti, che l'annuncio dell'arcangelo Gabriele a Zaccaria avvenne "al tempo di Erode" (Lc 1,5), ma non specifica se questi fosse ancora in vita al momento della nascita di Gesù, circa quindici mesi dopo. Luca riferisce che Gesù nacque mentre Giuseppe e Maria si trovavano a Betlemme per partecipare ad un censimento, indetto dall'imperatore Augusto, quando Quirinio era governatore della Siria (Lc 2,1-2). Più avanti, Luca specifica che la predicazione di Giovanni il Battista iniziò nel quindicesimo anno dell’impero di Tiberio (l'anno 28 o, secondo altri, il 26) e che in quel momento Gesù aveva "circa trent'anni" (Lc 3,1; 3,23). Matteo aggiunge che i Magi osservarono la "stella" che li sollecitò a mettersi in cammino due anni prima del loro arrivo a Gerusalemme (Mt 2,16). Alcuni ne deducono che Gesù nacque almeno due anni prima della morte d’Erode. Questa deduzione però è scarsamente fondata, in quanto, non vi è certezza che Gesù sia effettivamente nato in concomitanza con l'apparire della stella. I Vangeli di Marco e Giovanni, invece, non danno alcuna informazione sulla nascita di Gesù: essi, infatti, iniziano il racconto dalla predicazione di Giovanni Battista, con Gesù già adulto.

D: Lo storico antico, Giuseppe Flavio, ci ha fornito indicazioni, riguardo a questa problematica?
R: Si, proprio in base alle sue indicazioni, relative all’epoca dei fatti, una parte degli storici collocano generalmente la morte di Erode nel 4 a.C.; Gesù, quindi, non può essere nato dopo quell'anno. Quest’altro elemento mostra che il calcolo di Dionigi il Piccolo non può essere corretto.

D: Come mai S.Luca, nel suo Vangelo parla di un unico censimento e i documenti antichi ci riportano due censimenti, con date non corrispondenti all’accenno del Vangelo?
R: Risulta, da fonti storiche, che Quirinio divenne governatore solo nel 6 d.C., dopo la deposizione di Archelao, e in quell'occasione bandì un censimento di cui riferisce Giuseppe Flavio. Tertulliano però riporta che l'imperatore Augusto bandiva un precedente censimento nel 7 a.C., quindi prima della morte di Erode. Probabilmente Luca, che scrive decenni più tardi, ha confuso le date dei due censimenti; oppure, secondo alcuni storici, Quirinio tenne il governatorato della Siria per due mandati non consecutivi, il primo dei quali coprì il censimento del 7 avanti Cristo. O ancora, secondo la recente ipotesi dei biblisti della scuola esegetica di Madrid, il passo di Luca sarebbe la traduzione errata di una presunta fonte in lingua aramaica, che parlava, in realtà, di un censimento precedente a quello di Quirinio.

D: La stella vista dai Magi, può fornirci delle indicazioni, riguardo a tale questione?
R: Si, infatti sono stati messi in atto diversi tentativi di identificare la "stella" vista dai Magi (Mt 2,1-12) con un evento astronomico noto: questo consente di determinare con maggiore precisione la data della nascita di Gesù. Il primo tentativo, in ordine di tempo, fu quello di identificare la "stella" con la cometa di Halley; essa tuttavia passò nel 12 a.C., il che sembra essere troppo presto. In tempi recenti è stato proposto che si trattava di un allineamento planetario: da quest’ipotesi si ottiene una datazione compresa tra il 7 e il 6 a.C. Secondo altri potrebbe essere stata una nova: gli annali astronomici cinesi e coreani riportano un evento simile nel 5 a.C.

D: Ma, sul giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo, i Vangeli ci forniscono qualche indicazione abbastanza chiara?
R: Si, quella che si riferisce a Zaccaria. Quest’ultimo ebbe la visione dell'arcangelo Gabriele mentre serviva nel Tempio di Gerusalemme durante il turno della classe sacerdotale di Abia, alla quale apparteneva (Lc 1,5;1,8). Gesù nacque circa 15 mesi dopo (sei mesi tra il concepimento di Giovanni e quello di Gesù -Lc 1,26- più nove mesi di gravidanza). Conoscendo il calendario dei turni di servizio delle classi sacerdotali, ne potremmo ricavare con una certa precisione in che periodo dell'anno nacque Gesù. Alcuni studiosi, tuttavia, ritengono probabile che il turno di Zaccaria si sia svolto verso la fine di settembre. Tra questi va ricordato lo studio di un docente ebreo dell'Università di Gerusalemme, il professor Shemarjahu Talmon, il quale nel 2003 è riuscito a calcolare l'esatto ordine cronologico di servizio al Tempio delle classi sacerdotali, basandosi sui rotoli di Qumran. La classe di Abia, alla quale apparteneva Zaccaria, era in servizio nella seconda metà di settembre. Caso vuole che gli ortodossi festeggino ancora oggi l'annuncio dell'arcangelo Gabriele a Zaccaria il 23 settembre. Prenderebbe forza, in questo caso, l'ipotesi che tale data possa essere stata tramandata da una tradizione antica e avere un fondamento reale. Altri, però, osservano che la notte in cui nacque Gesù, vi erano dei pastori che custodivano il loro gregge all'aperto (Lc 2,18). È improbabile che ciò avvenisse durante l'inverno, quando le temperature a Betlemme sono piuttosto basse. In conformità a questo ragionamento, Gesù sarebbe probabilmente nato in un periodo più caldo dell'anno. La presenza dei pastori può, però, essere letta diversamente: nel periodo autunnale ed invernale alla periferia delle città si trovavano i recinti di pecore. Con l'inizio dell'autunno finiscono i pascoli estivi, lontani dai centri urbani. L'erba dei territori, vicino alle città, era già falciata e forniva il fieno che nutriva il bestiame durante l'inverno. Inoltre, tra settembre e marzo c'è il periodo di gestazione delle pecore che in Marzo partorivano i nuovi agnelli. Che all'epoca, nella regione vi fosse, sia il periodo dei pascoli montani che dell'ovile, in cui il bestiame confluiva alla fine del periodo estivo, sembrerebbe riflesso in questo passo di Geremia: «Gregge di pecore sperdute era il mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il loro ovile» (Ger 50,6). La presenza di pastori a Betlemme durante la stagione invernale e per il controllo del bestiame, sia di giorno che di notte, per evitare aggressioni da parte di predatori, sia perché a Betlemme era convenuta molta gente per il censimento e quindi bisognava prevenire anche eventuali furti di bestiame, potrebbe, quindi, non essere in contraddizione con la nascita di Gesù nel mese di dicembre.


Per maggiori approfondimenti invito alla lettura di:
Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana,
P. Nicola Tornese SJ, Il Natale, festa pagana?, Padri Gesuiti, Viale S.Ignazio, 51 – 80131 Napoli
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